Bussola

15 dicembre, 2025

Il piano di digital marketing: un esempio e come partire

Alessandro Bruschi

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Lettura 6 minuti

Piano di Digital Marketing: esempio pratico e guida per partire
6:30

 

Giornata tipo: pubblichi post, aggiorni il sito, lanci una campagna. 

Qualcosa succede, sì. Ma manca il quadro d’insieme. E allora inizi a chiederti: “Sto davvero seguendo una direzione o sto solo inseguendo l’algoritmo o il trend del momento?”

La verità è che senza una rotta precisa, il digital marketing diventa una lista della spesa confusa: azioni slegate, improvvisate e spesso inefficaci. Qui entra in gioco il piano di digital marketing. Non un documento burocratico, ma una bussola operativa che ti dice dove andare e come arrivarci con le risorse che hai.

Vediamo come costruirlo senza paroloni, con un metodo pratico e un esempio reale.

 

Cos’è (davvero) un piano di digital marketing?

Partiamo dalla base. Un piano di digital marketing è un documento strategicosemplice o complesso – che descrive come un brand o un progetto userà i canali digitali per raggiungere i propri obiettivi.

Non è teoria, non è “solo strategia”. È la traduzione pratica dei tuoi obiettivi in azioni, suddivise per canali, tempi e risorse.

Un buon piano risponde a cinque domande fondamentali:

  1. Dove siamo? (Analisi iniziale)
  2. Cosa vogliamo ottenere? (Obiettivi)
  3. Chi vogliamo raggiungere? (Target)
  4. Come vogliamo farlo? (Strategie e canali)
  5. Come capiremo se funziona? (Metriche e monitoraggio)

 

Prima di iniziare: analizza dove sei

Un piano non parte mai da zero. Anche se pensi di non aver fatto nulla finora, in realtà qualcosa c’è sempre: un profilo social aperto, un sito, un po’ di dati, qualche idea sparsa.

Parti con un check onesto della situazione attuale:

  • Hai un sito? È aggiornato?
  • I tuoi profili social sono attivi? Hanno un’identità chiara?
  • Hai mai fatto campagne a pagamento? Come sono andate?
  • Cosa dicono i tuoi dati (visite, follower, interazioni, lead)?
  • I tuoi contenuti parlano davvero alle persone che vuoi raggiungere?

Questa fase serve per capire da dove parti, e soprattutto per evitare di costruire un piano su ipotesi sbagliate.

 

Definisci obiettivi chiari (e raggiungibili) per la tua strategia digital

Molti chiedono di “vendere di più”. Ma questo non è proprio un obiettivo. O meglio: è un desiderio, non un obiettivo operativo.

Un obiettivo valido è:

  • Specifico (es. aumentare del 20% le richieste di preventivo)
  • Misurabile (serve un numero, sempre)
  • Raggiungibile (realistico rispetto a budget e risorse)
  • Rilevante (ha senso per il tuo business)
  • Temporale (con una scadenza)

Esempio:
“Voglio generare 100 lead qualificati in 3 mesi attraverso contenuti organici e campagne a pagamento su LinkedIn.”

Questo sì che è un obiettivo utile: ti guida, ti obbliga a fare scelte e ti permette di capire se stai andando bene.

Copertine di reel per un operatore energetico: una rubrica di un piano di digital marketing efficace

Copertine di reel per un operatore energetico: una rubrica di un piano di digital marketing efficace

 

Scegli il tuo pubblico (vero): le buyer personas

Parlare a tutti è come non parlare a nessuno. Serve capire chi vuoi raggiungere, ma non basta definirlo con una categoria generica (“PMI”, “freelance”, “genitori”).

Devi arrivare a una persona vera, con:

  • Un problema concreto da risolvere
  • Un modo specifico di cercare soluzioni
  • Dei canali preferiti (newsletter, social, YouTube…)
  • Un tono di voce che si aspetta da te

Quindi fatti queste domande:

  • Chi è il mio cliente ideale?
  • Cosa sta cercando online?
  • In quale momento del suo “viaggio” si trova?
  • Che tipo di contenuti potrebbe aiutarlo?

Più il target è preciso, più il tuo marketing sarà efficace e meno dispersivo.

 

Strategia e canali: dove e come agirai

Questa è la parte operativa del piano: cosa farai, dove e con che contenuti.

Un esempio base, per un piccolo brand B2B:

  • Sito web → pagina servizi ottimizzata, blog post mensili su domande frequenti, modulo contatto chiaro.
  • LinkedIn → 3 post a settimana: 1 case study, 1 contenuto formativo, 1 pensiero del founder.
  • Newsletter mensile → aggiornamenti, risorse utili, 1 contenuto esclusivo.
  • Campagne LinkedIn Ads → retargeting su chi ha visitato il sito o interagito con i contenuti.

Tutto questo va messo in un calendario, suddiviso per settimana o mese, in modo che sia sostenibile (e non resti solo teoria).

 

Un esempio concreto di piano

Immagina di essere un/una consulente che si occupa di organizzazione aziendale. Hai pochi clienti, ma ottimi casi studio. Non hai tempo per pubblicare ogni giorno, ma vuoi iniziare a farti trovare.

Ecco un esempio di piano semplificato:

Obiettivo:

Aumentare del 30% le richieste di contatto in 3 mesi.

Target:

Responsabili HR in aziende con 20–100 dipendenti, alla ricerca di soluzioni per migliorare l’efficienza del team.

Azioni:

  • Scrivere 1 guida scaricabile “Come organizzare il lavoro ibrido senza caos”.
  • Attivare una campagna LinkedIn per promuoverla (lead generation).
  • Inviare 1 newsletter ogni mese con casi pratici e strumenti utili.
  • Pubblicare su LinkedIn 2 volte a settimana:
    • un post con insight sul lavoro agile,
    • un post personale su un’esperienza reale con un cliente (anonimizzata).

Metriche da monitorare:

  • Numero di download della guida
  • Tasso di apertura newsletter
  • Clic sul sito dai post LinkedIn
  • Nuove richieste ricevute via modulo

 

Monitora ogni mese e migliora: niente è scolpito nella pietra

Un piano di digital marketing non si scrive una volta sola e poi si archivia.
Va monitorato, testato, aggiornato.
Ogni mese devi farti delle domande:

  • Cosa ha funzionato?
  • Cosa ha creato più interesse?
  • Dove ho perso tempo o risorse?
  • Cosa posso testare di nuovo?

È un processo, non una formula magica.

 

Costruisci il tuo brand online

Come partire sul serio? Questa la nostra checklist:

  1. Fai un check della situazione attuale (canali, dati, contenuti)
  2. Definisci obiettivi concreti e misurabili
  3. Scegli un target realistico e costruisci contenuti su di lui
  4. Seleziona pochi canali, ma gestiscili bene
  5. Metti tutto in un calendario: pochi contenuti, ma pensati
  6. Monitora, aggiusta, ripeti

Fare digital marketing senza un piano è come preparare la valigia da viaggio senza sapere dove stai andando. Metti dentro un po’ di tutto, “per sicurezza”, ma quando arrivi capisci che non è quello che ti serviva davvero.

Un piano ti aiuta a fare meglio, a capire cosa funziona (e cosa no) prima di perdere tempo.

E quando inizi a vedere i primi risultati – anche piccoli – tutto cambia.
Perché non stai solo pubblicando contenuti. Stai costruendo il tuo brand online.