C'è una stranezza nel mondo del business che nessuno sembra notare.
Ogni azienda assume ingegneri per progettare, commerciali per vendere, grafici per creare, contabili per amministrare. Nessuno si sognerebbe mai di chiedere al responsabile produzione di fare il lavoro dell'avvocato, o al grafico di occuparsi della supply chain. Ogni competenza ha il suo professionista.
Tranne una: scrivere.
Scrivere è l'unica attività professionale che diamo per scontato che tutti sappiano fare. È come se esistesse un tacito accordo collettivo per cui "saper scrivere" fosse un talento innato, distribuito democraticamente insieme alla patente e al codice fiscale.
E così Sara del marketing, oltre a pianificare campagne e analizzare dati, deve anche essere copywriter. Marco delle vendite, oltre a chiudere contratti e gestire clienti, deve anche saper scrivere email persuasive. Giulia dell'HR, oltre a selezionare candidati e gestire policy, deve anche creare annunci di lavoro accattivanti.
Il risultato? Un'azienda che parla con cento voci diverse, proprio nel momento storico in cui ha più bisogno che mai di una voce unica.
Quando ogni azienda diventa editrice (ma nessuno glielo ha insegnato)
Sito web, blog aziendale, newsletter, Facebook, Instagram, TikTok, LinkedIn, YouTube, presentazioni commerciali, email ai clienti, chatbot, magazine aziendale. Poi ci sono le bio del team, i comunicati stampa, le risposte alle recensioni online, le didascalie delle foto, le email automatiche…
Ogni giorno, ogni azienda produce una quantità di contenuti che farebbe impallidire una redazione. Solo che una redazione ha un direttore, delle linee editoriali, dei copywriter formati. Le aziende invece hanno Sara del marketing, Marco delle vendite e Giulia dell'HR che, oltre ai loro mille impegni, devono anche diventare scrittori.
E non è colpa loro se non lo sono. È che abbiamo moltiplicato i canali senza pensare a chi doveva riempirli.
E così ci siamo inventati il GPT TOV
Come agenzia, una delle cose che amiamo di più è lavorare sul tone of voice (TOV). È un processo artigianale: scegliamo ogni parola, definiamo il mood, costruiamo la personalità verbale del brand. È il momento in cui un'azienda trova la sua voce autentica, quella che la distingue da tutte le altre.
"Ecco, questo siamo noi. Questo è esattamente come vogliamo parlare al mondo"
E poi? Poi arriva il lunedì mattina.
Sara deve pubblicare su Instagram ma non ha tempo di rileggersi le linee guida. Marco ha un cliente al telefono che vuole subito la proposta. Giulia deve coprire una posizione urgente. Il CEO ha la presentazione tra due ore.
Il tone of voice così accuratamente costruito si sbriciola nella fretta quotidiana. Non per cattiveria, non per superficialità. Semplicemente perché è umanamente impossibile essere sempre perfetti quando si hanno mille cose da fare.
E quindi che fare? È da questi reali e quotidiani problemi di ogni azienda che abbiamo pensato di sviluppare il GPT TOV, cioè di usare l'AI per rendere più democratico l'uso del tone of voice all'interno delle aziende dei nostri clienti.
In sintesi, impostiamo un GPT (un trasformatore generativo pre-addestrato, proprio come ChatGPT) dedicato all'azienda nostra cliente e lo alleniamo perché risponda secondo il tono di voce che è stato individuato per il brand.
"Bellissima idea, ma..."
Pochi giorni fa ho presentato il nostro GPT TOV a un cliente. La risposta è stata illuminante:
"Bellissima idea, ma siamo contrari perché vogliamo mantenere la peculiarità di risposta di ognuno, oltre al fatto che ogni situazione è differente e va sempre calmierata la risposta in base alla situazione."
Un cliente sensibile e acuto che aveva paura che l'intelligenza artificiale trasformasse i suoi collaboratori in robot. Che i contenuti diventassero tutti uguali, "fatti con lo stampino". Una preoccupazione legittima, che nascondeva però un fraintendimento fondamentale.
Gli ho spiegato che il GPT TOV non è uno stampino. È l'opposto: è il modo per dare a Sara, Marco, Giulia e al CEO la possibilità di scrivere sempre con la voce autentica dell'azienda, senza perdere la loro umanità.
Il consulente di comunicazione che non dorme mai
Immagina di avere sempre a disposizione il tuo copywriter preferito. Quello che conosce perfettamente il brand, che ha assorbito ogni sfumatura del tone of voice, che sa sempre trovare le parole giuste. Quello che però, invece di sostituirvi, vi aiuta a dare il meglio di voi stessi.
È questo il GPT TOV. Un sistema addestrato sui vostri contenuti migliori - quelli che avete creato insieme durante i workshop con l’agenzia, i testi del sito che il copywriter dell’agenzia ha limato parola per parola, i post social che hanno funzionato meglio, le email che hanno convertito di più.
La costruzione del TOV e l’addestramento del GPT sono la parte più complessa, ma poi i vantaggi sono esponenziali
Quindi come funziona?
- Il Content Sprint
Realizziamo un workshop con l’azienda in cui costruiamo insieme le linee guida del brand. Conosci già il Brand Sprint? È qualcosa di simile, ma in questo workshop focalizzato sul contenuto testuale entriamo nel dettaglio della voce autentica del brand, di come il suo tono (il famoso TOV) si declina sui vari strumenti (sito, social, comunicazione interna, ...), di come la sua personalità si sposa con le preferenze comunicative del target, di tutte le scelte linguistiche e lessicali che ne discendono. - Le fonti
Selezioniamo tutto quello che rappresenta la voce autentica del brand: la brand guide del tono di voce, gli articoli del blog, i contenuti social, il company profile, le biografie del team, tutto quello che è già stato prodotto e validato. - L’addestramento
Il GPT assorbe queste informazioni, le elabora, impara a riconoscere i pattern che rendono unica la comunicazione del brand. Ma - e questo è il punto cruciale - non li replica meccanicamente.
La magia del "quasi perfetto"
Sara deve creare un post per Instagram? Il GPT TOV le propone tre versioni diverse, tutte in linea con la voce del brand, ma ognuna con un approccio diverso. Lei sceglie quella che le piace di più, la personalizza con il suo tocco, aggiunge magari un dettaglio che solo lei conosce. Il risultato è autentico, umano, ma anche coerente.
Marco ha una proposta commerciale urgente? Il GPT TOV gli prepara una bozza che rispecchia il modo in cui l'azienda si presenta, con il giusto equilibrio tra professionalità e calore. Marco ci aggiunge i dettagli specifici del cliente, personalizza l'approccio, affina i dettagli tecnici. In metà del tempo, ha prodotto qualcosa di molto migliore di quello che avrebbe scritto partendo da zero.
Giulia deve scrivere un annuncio di lavoro? Il GPT TOV le suggerisce un tono che riflette i valori aziendali, la trasparenza che il brand vuole comunicare, l'energia che lo contraddistingue. Lei ci aggiunge la sua conoscenza del ruolo, i dettagli specifici, l'intuizione su cosa potrebbe attrarre il candidato giusto.
I vantaggi che non ti aspetti
Il risparmio di tempo è ovvio. Ma ci sono benefici meno evidenti e forse più importanti.
Il primo: nessuno più si sente inadeguato. Sara non deve più preoccuparsi di non essere abbastanza brava a scrivere. Marco non deve più rimandare l'invio di una proposta perché "non suona bene". Giulia può concentrarsi su quello che sa fare meglio: trovare le persone giuste.
Il secondo: la coerenza diventa naturale. Non è più uno sforzo, una checklist da rispettare. È il punto di partenza di ogni contenuto.
Il terzo: la qualità media si alza drasticamente. Anche il contenuto scritto di fretta ha una dignità, una coerenza, una voce riconoscibile.
Il quarto: l'ottimizzazione SEO diventa parte del DNA. Possiamo integrare nel GPT TOV anche le linee guida per la ricerca organica, trasformando ogni contenuto in un piccolo investimento strategico.
Il GPT TOV: perché no, non siamo tutti copywriter
Il GPT TOV è la risposta pragmatica a un problema reale che viviamo ogni giorno: come far parlare un brand con una voce unica quando a scrivere sono persone diverse, in contesti diversi, con urgenze diverse.
Non è la morte della creatività. È la sua democratizzazione. È dare a tutti la possibilità di comunicare bene, senza dover essere copywriter professionisti. Poi è chiaro che il copywriter rimane un professionista ed è giusto che sia così. Il GPT TOV non ti fa la campagna creativa, lo storytelling aziendale, non interpreta le sfumature relazionali, perché il GPT TOV non sostituisce l'intelligenza umana. La libera. La mette nelle condizioni di esprimersi al meglio, senza dover partire ogni volta da zero, senza dover reinventare la ruota, senza dover essere perfetti in tutto.