Osservare l’ambiente attorno a noi: la UX nella vita di tutti i giorni

Quando si parla di user experience si pensa spesso al digitale: un sito web usabile, un’applicazione esteticamente piacevole, e così via. 

In realtà, la user experience riguarda un insieme ben più complesso di elementi. Da dove proviene questo termine e in che modo influisce sulla nostra vita quotidiana? 

In questo articolo, esploreremo brevemente l’origine del termine e analizzeremo alcuni esempi di UX nella vita di tutti i giorni, sia positivi che negativi.

Una breve introduzione sulla User Experience

Il termine è stato coniato e reso popolare da Donald Norman, psicologo e ingegnere statunitense.

Alla fine degli anni ‘90 pubblica il libro "The Design of Everyday Things" in cui discute l'importanza di progettare prodotti e servizi che superino i concetti di usabilità ed estetica e che pongano una nuova attenzione sulle persone. Sono le persone, infatti, a fare esperienza degli artefatti e, per questo, è importante tener presente il loro punto di vista.

Arriva a definire la user experience come tutto ciò che la persona prova, percepisce e come reagisce all'uso o all'aspettativa d'uso di un determinato prodotto, sistema o servizio.

La user experience, quindi, comprende tutte le emozioni, sensazioni, preferenze, reazioni che si verificano quando la persona interagisce con un prodotto o un servizio.

L'obiettivo principale della progettazione in campo UX è quello di creare un'interazione fluida e piacevole in modo da migliorare e facilitare la vita degli utenti e contribuire in modo significativo al successo a lungo termine di un'azienda o di un particolare progetto.

Ogni giorno entriamo in contatto con migliaia di prodotti e servizi. Alcuni ci piacciono, altri no. 

Da cosa dipende questa distinzione? Dall’esperienza che ne facciamo: dalla facilità di comprensione e utilizzo del prodotto stesso e dalla soddisfazione complessiva che ci dà l’interazione con esso.

Oggetti di tutti i giorni: un esempio di pessima user experience 👎

Progettare prodotti e servizi con l’obiettivo di offrire un’ottima esperienza ai propri utenti è quindi di fondamentale importanza. Ma non sempre avviene. 

A volte anche oggetti quotidiani, all’apparenza semplici e intuitivi, possono diventare fonte di frustrazione per gli utenti a causa di un cattivo design.

Riportiamo uno degli esempi più famosi descritti da Don Norman nel suo libro "The Design of Everyday Things": i fornelli da cucina.

Immaginate di affrontare un fornello da cucina tradizionale senza mai averlo visto prima. Ci sono una serie di manopole o pulsanti che controllano le diverse piastre o fiamme. Tuttavia, non è evidente quale manopola corrisponda a quale piastra e cominciate a provarne più di una prima di trovare quella giusta. 

La poco chiara disposizione ed etichettatura possono portare a confusione, frustrazione e, nel peggiore dei casi, comportare il rischio di incidenti o bruciature. 

Se poi voleste regolare la temperatura, ci vorrebbe una certa pratica per capire come fare e anche questo potrebbe comportare sprechi di tempo ed energia, oltre a potenzialmente rovinare i pasti.

Donald Norman, con questo esempio, mette in luce il fatto che anche gli oggetti quotidiani, quelli che utilizziamo più spesso e quindi dovrebbero essere di semplice utilizzo, se non sono progettati con una particolare attenzione ai bisogni e alle aspettative delle persone possono rivelarsi un fallimento.

Degli ordinari fornelli da cucina possono trasformarsi in un oggetto decisamente complesso.

Oggetti di tutti i giorni: un esempio di ottima user experience 👍

Ci sono però anche degli esempi che sono la dimostrazione di prodotti o servizi in linea con i bisogni e le aspettative degli utenti. 

È il caso delle stazioni d’attesa per il trasporto pubblico in Svezia, frequentate da moltissime persone ogni giorno.

Nella città di Umeå, dove la temperatura d’inverno scende fino a -30°, gli Istituti di Ricerca Svedesi hanno commissionato allo studio di architettura olandese Rombout Frieling Lab, la riprogettazione dell’esperienza del bus elettrico. 

Lo studio ha così creato delle pensiline degli autobus dove la user experience diventa protagonista.

Gli architetti si sono chiesti: come può una fermata dell’autobus essere smart e allo stesso tempo integrata con l’ambiente? Come può diventare un luogo confortevole, un riparo per il freddo e le tempeste di neve? 

Dopo aver intervistato numerosi utenti, gli architetti hanno progettato delle pensiline/baccelli rotanti in cui le persone si possono appoggiare e riparare dal vento mentre aspettano il loro bus. L’esperienza è totalmente immersiva, tanto che è lo spettacolo di luci e suoni sul soffitto che avvisa i passeggeri quando il bus si avvicina alla fermata. 

Il progetto svedese trasforma quindi la noiosa e fredda attesa quotidiana dei mezzi di trasporto in un’esperienza immersiva e meditativa che soddisfa pienamente le esigenze e le aspettative dei numerosi passeggeri.

Qui trovi lo studio completo.

La progettazione in ottica UX per migliorare la vita delle persone

Con i due esempi sopra riportati, abbiamo iniziato a capire l’importanza della progettazione centrata sull’utente che, se sfruttata al massimo, può effettivamente aiutare a migliorare la vita delle persone. Soprattutto nella quotidianità.

Vi è mai capitato di non aver tempo o voglia di andare a fare la spesa dopo una lunga giornata di lavoro?

In Corea sembra succedere spesso e, per questo motivo, una nota catena di supermercati, Tesco Homeplus, ha radicalmente modificato il concetto del “fare la spesa”.

Osservando le abitudini quotidiane dei coreani, il team di Tesco Homeplus ha compreso che gli abitanti delle grandi città vivono delle vite frenetiche. 

Il tempo libero sembra essere davvero limitato e questo comporta il fatto che anche le attività più banali e necessarie, come quella di fare la spesa, diventano più faticose e, a volte, impossibili da conciliare con una vita che scorre velocissima. 

I pochi momenti della giornata in cui i coreani sembrano fermarsi è il momento in cui aspettano la metro: ogni giorno, milioni di persone in Corea si muovono con i mezzi pubblici e più volte al giorno capita che debbano aspettare la loro coincidenza.

Tesco Homeplus ha colto il potenziale di quel momento d’attesa e così è nato il primo Subway Virtual Store, un vero e proprio supermercato virtuale che permette di fare la spesa direttamente con il cellulare, mentre aspetti la metro. 

I Subway Virtual Stores sono essenzialmente un'esposizione di prodotti stampati su poster e fissati sui muri delle stazioni della metropolitana. 

Il meccanismo è semplice: dopo aver scaricato l’apposita app, il cliente interessato scansiona il codice QR dei prodotti che desidera acquistare, paga online tramite il metodo di pagamento che preferisce e riceve a casa il pacco, dopo la giornata lavorativa. 

Questo è un altro esempio di come la user experience può integrarsi perfettamente nella nostra vita quotidiana: Tesco Homeplus fornisce un servizio innovativo, creato per le persone, che sfrutta una tecnologia discreta e che permette alle persone di vivere meglio.

Tiriamo le fila

Come abbiamo visto, tutti i giorni interagiamo con prodotti, servizi, applicazioni o sistemi, e la qualità dell'esperienza che viviamo ha un impatto significativo sulla nostra soddisfazione, sulle nostre prestazioni e persino sulla nostra sicurezza: una buona UX rende le cose più semplici, intuitive e piacevoli da utilizzare, migliorando la nostra produttività e il nostro benessere; una cattiva UX può causare frustrazione, spreco di tempo ed energie, e persino potenziali rischi.

La user experience è quindi uno degli elementi chiave che determinano come interagiamo con il mondo digitale e fisico che ci circonda, e il suo impatto nella vita di tutti i giorni non può essere sottovalutato.

Investire nell'ottimizzazione della UX non solo può influenzare il successo di un determinato prodotto o servizio, ma migliora la qualità della vita quotidiana dei suoi utenti.