Boston, 4 settembre 2019, Convention Center.
Anche questo è un post, come il precedente, che rappresenta una personalissima visione di quanto sta accadendo all'Inbound19. Ma a differenza del precedente, sarà molto breve.
La giornata è cominciata con il fondatore di Reddit (e marito di Serena Williams) Alexis Ohanian che ha parlato di quanto sia fondamentale garantire alle donne il diritto al congedo parentale (negli USA il 25% delle neo mamme torna al lavoro dopo sole 2 settimane dal parto, per non perdere il posto), e di quanto sarebbe opportuno farlo anche con i padri. Bellissimo speach, forse non c'entra con l'Inbound, ma a ben pensarci sì. In fondo, il motto di HubSpot recita "Grow Better".
Riporto poi altri contenuti sparsi, raccolti lungo la giornata.
1) LINKEDIN ADS
Riporto solo 3 punti, gli altri vanno testati prima di spenderli in un post:
a) LinkedIn InMail: apparentemente il meno costoso dei formati sponsorizzati su LinkedIn, rischia di essere costosissimo alla prova dei fatti, salvo che l'offerta non sia fortissima. Il CPC è calcolato sull'apertura del messaggio. Quanti di questi click si trasformino in lead è da provare.
b) Segmentazione del target: usare il Job Title può non essere la migliore strategia, opportuno testare anche altri campi di segmentazione.
c) I contenuti migliori da sponsorizzare su LinkedIn sono:
- Documenti Scaricabili
- eBook
- Webinars.
Altre cose rischiano di essere inutili, costose e poco produttive.
2) LE 6 PRINCIPALI INTEGRAZIONI DI HUBSPOT, TRA LE OLTRE 500 DISPONIBILI
HubSpot è ormai una piattaforma sulla quale si può costruire un ecosistema aziendale, grazie alle API e alle oltre 500 integrazioni native.
Le prime 6, consigliate da HubSpot stesso, sono:
- Slack: per la gestione interna dei progetti e per l'integrazione con le chat di HubSpot
- Zoom: per gestire i webinar
- Wordpress: per la produzione di siti web
- Shopify: per gli e-commerce
- Survey Monkey: per le indagini e i questionari
- Eventbrite: per la gestione degli eventi
Per ognuna di queste piattaforme HubSpot ha costruito altre partnership con altri tool che rappresentano alternative tra cui scegliere.
3) METODOLOGIE AGILE PER IL MARKETING
IBM ha proposto la propria esperienza nel settore del marketing come esempio dell'applicazione delle metodologie agile nel settore. I risultati sono stati visibili in termini numerici (risparmio di quasi il 30% del tempo, riduzione di errori e reiterazioni). Altro goal: la responsabilizzazione dei team, che a posteriori dell'applicazione del metodo hanno iniziato a chiedere maggiore autonomia tra uno sprint e il successivo.
Il percorso proposto da IBM per introdurre l'agile nei team di marketing si compone di 4 fasi:
- Valori: introdurre i valori della metodologia agile al team;
- Spazi: realizzari gli spazi necessari all'applicazione della metodologia (ad esempio, per gli stand up meeting);
- Supporto continuo: l'aiuto di un trainer esterno dev'essere previsto per almeno 6-12 mesi e oltre;
- Ascolto: la responsabilizzazione dei team obbliga i team leader ad ascoltare il loro punto di vista e imparare da esso.
4) BRIAN HALLIGAN E GLI "EXPERIENCE DISRUPTORS"
Brian Halligan e Darmesh Shah sono, nel mondo Inbound, due superstar. E infatti si è ripetuta anche quest'anno la magia dei loro interventi.
In particolare, Brian ha evidenziato il fatto che con l'era digitale sono emerse due tipologie di "innovatori": quelli di prodotto, tipicamente focalizzati nel BtoC, e quelli dell'esperienza, tipicamente focalizzati nel BtoB.
Qui sotto una carrellata di come alcuni servizi (anche recenti e già digitali) siano stati modificati in modo significativo da innovatori dell'esperienza:
Con il leitmotif di "How you sell is why you'll WIN", evidenzia poi quali siano le 5 caratteristiche degli innovatori dell'esperienza:
- ANALIZZARE L'ESPERIENZA D'ACQUISTO DEI CLIENTI PER RENDERLA STRAORDINARIA: la domanda di un vero innovatore è "come faccio a migliorare l'esperienza dei miei clienti?".
- RIDURRE L'ATTRITO: gli strumenti digitali che meglio innovano nel BtoB sono in grado di rendere l'esperienza d'acquisto molto semplice, priva di attrito, di facile fruizione. "Un software" dice il Presidente di Atlassian, citato nello speech "Dovrebbe essere acquistato, non venduto".
- PERSONALIZZARE L'ESPERIENZA: il concetto di Buyer Persona, che pure ha costruito parte del successo di HubSpot, è messo in cantina a favore di un'esperienza ancora più personalizzata e sofisticata basata sull'analisi dell'enorme quantità di dati disponibile grazie ai software di marketing.
- VENDERE ATTRAVERSO I CLIENTI: per rendere l'esperienza davvero efficace, il vero innovatore vuole consentire ai clienti di condividerne la propria versione, attraverso i canali digitali. E questo porterà nuovi clienti.
- CAMBIARE MODELLO DI BUSINESS: l'innovatore sa che per innovare l'esperienza dei clienti deve anche innovare il proprio modello di business, cambiando definitivamente i meccanismi di generazione del valore.
Qui puoi trovare lo speech completo: https://youtu.be/dqTHw3QWiU4
5) DARMESH SHAH E LE 5 PAURE CHE OGNI IMPRENDITORE DEVE AFFRONTARE
Darmesh si auto definisce un timido sociopatico. In realtà è un animale da palco di incredibile bravura, ironia e naturalezza. Ha costruito lo speech più bello che io, finora, abbia mai visto (e ne ho visti tanti). In sintesi, ha evidenziato quali siano le paure professionali che molti imprenditori hanno e che dovrebbero invece affrontare:
- PAURA DI IMPEGNARSI: impegnarsi con dedizione ad un progetto, senza compromessi e senza tenere il piede in due staffe, porta a dover prendere decisioni e quindi a deludere alcuni, e questo blocca gli imprenditori e i gruppi imprenditoriali in eterni compromessi che rischiano di fare male al business. Scegliere significa ridurre le opzioni, ma anche essere più efficaci.
- PAURA DELLA DIVERSITÀ: tendiamo a fidarci delle persone che sono e pensano come noi. Ma questo impoverisce le aziende, anziché arricchirle, e alla lunga si trasforma in una perdita.
- PAURA DEL CAMBIAMENTO: il cambiamento è l'unica opzione per sopravvivere al futuro. Dal punto di vista organizzativo, significa anche ripensare le aziende aprendole alla possibilità, ad esempio, dello smart working, che risponde perfettamente al "Principio del Pigiama" enunciato da Darmesh.
- PAURA DI DELUDERE: riprendendo il primo punto, le scelte che l'imprenditore fa sono destinate a deludere alcuni. Che è sempre meglio di non soddisfare molti altri.
- PAURA (COMPLESSO) DELL'INFERIORITÀ: pensare di essere piccoli spesso ci porta a pessime scelte e spiacevoli compromessi con noi stessi. Peggio di essere piccoli, tuttavia, è non essere degni di fiducia. Meglio promettere cose piccole e mantenerle, che fare il contrario.
Qui lo speech completo: https://youtu.be/E82atOgbfj4
Con questi due speach, Brian e Darmesh hanno ancora una volta reso esplicita la cultura di HubSpot e lasciato da parte qualsiasi elemento tecnico, delegato invece ai loro collaboratori nell'arco dei 4 giorni di evento.
6) CLUB INBOUND
L'area dei partner e sponsor dell'evento è davvero molto bella, e gli sponsor stessi sono pieni di idee per rendere l'esperienza interattiva.
Ecco alcune foto ricordo:
Ehm... Non è detto che le serate finiscano all'Inbound: